Il mercato dei pagamenti aziendali è in continua evoluzione: le tendenze cambiano, per cui le aziende e il mercato si adeguano e rimodellano man mano che sono disponibili nuove soluzioni di pagamento.
Le carte di credito corporate di plastica sono apparse per la prima volta nel 1958, cionondimeno più di sessant'anni dopo rimangono il metodo di pagamento preferito sia delle aziende che dei viaggiatori e la crescita del loro utilizzo è costante in tutta Europa.
A cosa è dovuta questa diffusione? In questo articolo cerchiamo di dare alcune risposte.
L’utilizzo delle carte di credito in generale è già largamente diffuso in Europa, ed in particolare l’utilizzo delle carte di credito corporate è tra i metodi di pagamento preferiti dai dipendenti quando si tratta di effettuare una spesa B2B.
Secondo una ricerca condotta da AirPlus nel 2019 in diversi Paesi europei, circa il 98% dei viaggiatori d’affari- 83% in Italia- dotati di carta di credito aziendale la utilizza regolarmente in trasferta [1]. Questi numeri sono già molto alti, ma sicuramente destinati a crescere nei prossimi anni.
Infatti, sempre dalla indagine condotta, risulta che, rispetto a qualsiasi altra forma di pagamento per le spese on-trip, le Corporate Card sono la soluzione di pagamento preferita sia dai travel manager che dai viaggiatori[1].
Oltre i due terzi dei Travel Manager intervistati (85%) si ritengono soddisfatti o molto soddisfatti delle Corporate Card, una percentuale che rimane altrettanto alta anche per i viaggiatori d’affari (84%)[1].
Ci sono diversi vantaggi, sia per i viaggiatori che per i travel manager, che portano a scegliere le carte corporate come mezzo di pagamento preferito per le spese di viaggio.
Tra i vantaggi per i viaggiatori d'affari ci sono il non dover anticipare ed effettuare nessun pagamento di tasca propria, avere al rientro una compilazione della nota spese semplificata, poter fruire di un'esperienza di pagamento semplice, specialmente ora tramite le funzionalità contactless e anche "più igienica" rispetto al contante. Di fatto le Corporate Card si rivelano anche un importante strumento di "Duty of Care" per svariati motivi: l'esperienza di pagamento "touchless" che in tempi di pandemia è impagabile, la copertura assicurativa, la possibilità di regolare il plafond della carta a seconda delle necessità, il tracciamento, ossia le "tracce" lasciate dai viaggiatori tramite il pagamento rappresentano una ulteriore possibilità di localizzazione in caso di emergenza.
Per i datori di lavoro fornire ai propri dipendenti una Corporate Card significa poter avere sia benefici di processo- quali ad esempio un maggior controllo sui costi e visibilità sullo speso, integrazione dei dati e automazione- che benefici di tipo finanziario quali risparmi sui costi indiretti e un miglioramento dei flussi di cassa. Ma non si devono dimenticare anche i vantaggi in materia di benessere e soddisfazione dei propri dipendenti e del capitale umano che, oggi più che mai, sono una risorsa insostituibile.
Con la pandemia, quasi tutti i viaggi si sono fermati. Questo è stato ovviamente un freno verso la diffusione dell’utilizzo delle soluzioni di pagamento per i viaggi aziendali, che costituiscono gran parte della spesa B2B. Tuttavia, il programma vaccinale sta iniziando a prendere piede nel continente e l'introduzione di un passaporto vaccinale svolgerà un ruolo essenziale nell'allentare le restrizioni e rivitalizzare i viaggi d'affari in Europa.
Molti vedono la seconda metà dell'anno come il punto di svolta per il mercato e man mano che il mercato matura e le aziende iniziano a trovare nuove opportunità di affari, tornerà di conseguenza l’utilizzo delle Carte Corporate per i viaggi e le altre spese aziendali. Diventa quindi importate più che mai organizzarsi ora per arrivare preparati al momento della ripresa.
Fonti:
[1] AirPlus Business Traveller Survey 2019