Il mondo della cybersicurezza sta attraversando una fase di trasformazione rapida, accompagnando l’evoluzione tecnologica delle istituzioni finanziarie. Allo stesso tempo, anche chi tenta di sfruttare questi sistemi continua a cambiare approccio, rendendo utile mantenere attenzione e capacità di adattamento.
Proprio come nelle fasi iniziali di Internet, non è semplice prevedere con precisione come si svilupperà il panorama digitale. Tuttavia, è chiaro che flessibilità e aggiornamento continuo saranno elementi importanti per gestire questa evoluzione in modo efficace.
L’innovazione rappresenta un’opportunità fondamentale per migliorare processi e modelli operativi. Naturalmente, ogni nuova tecnologia richiede anche una valutazione attenta dei potenziali rischi.
Secondo il Global Threat Hunting Report 2025 di CrowdStrike, il settore finanziario risulta tra quelli più spesso interessati da tentativi di intrusione, con un aumento del 26% rispetto all’anno precedente. Questi scenari mostrano come molte operazioni non autorizzate siano diventate più mirate e strutturate.[1].
Gli attori che cercano di compromettere i sistemi digitali combinano tecniche di ingegneria sociale e strumenti tecnologici per ottenere accesso a informazioni o fondi, o per provocare interruzioni operative.
Per aiutare le aziende a orientarsi in questo panorama, abbiamo sviluppato il nostro Cyber Threat Radar 2025, una mappa chiara e aggiornata delle minacce emergenti da monitorare.
In un contesto in cui le minacce digitali evolvono rapidamente, gli operatori dei servizi finanziari non possono più affidarsi soltanto a un approccio reattivo.
Curare la cybersicurezza significa non solo evitare inefficienze operative o rischi di non conformità, ma soprattutto preservare la relazione di fiducia con i clienti e garantire continuità ai processi aziendali.
Per farlo, le organizzazioni stanno adottando strategie proattive, strutturate su più livelli e allineate ai requisiti normativi.
L’Agenzia europea per la cybersicurezza (ENISA) ha individuato le principali aree su cui il settore finanziario dovrebbe concentrarsi [2]:
L’intelligenza artificiale diventa un alleato strategico. Analisi predittiva e rilevamento automatico delle minacce permettono di identificare potenziali attacchi prima che diventino reali problemi.
La sicurezza non è più solo tecnologia: è anche conformità. Con regolamenti come DORA e standard come PCI-DSS, le organizzazioni devono adottare politiche solide per garantire continuità operativa e proteggere i dati. Essere conformi significa essere resilienti.
La prima linea di difesa non è un firewall: sono le persone. Programmi di formazione continua aiutano a riconoscere tentativi di ingegneria sociale e a mantenere buone abitudini digitali. Una cultura della sicurezza vale più di qualsiasi software.
Gli attacchi possono accadere. Ciò che fa la differenza è la capacità di reagire: rilevare, contenere, risolvere e ripristinare rapidamente. Un buon piano trasforma un incidente in un semplice imprevisto, non in una crisi.
Ridurre l’accesso non autorizzato significa alzare le barriere. L’autenticazione a due fattori introduce livelli di sicurezza che proteggono gli account anche in caso di furto delle credenziali.
L’anno 2026 si preannuncia come un punto di svolta per la cybersicurezza nel settore finanziario. Le minacce evolvono, gli attacchi si perfezionano e i margini di errore si riducono.
Ma combinando tecnologia avanzata, conformità normativa e cultura della sicurezza, le organizzazioni possono non solo anticipare i rischi, ma anche rafforzare in modo duraturo la fiducia dei propri clienti e partner.
Fonti: